Patologie Craniche - Tumorali

Esplora lo spettro di patologie per le cure neurochirurgie tumorali

Glioma

I gliomi cerebrali sono tumori che originano dalle cellule gliali, che supportano e proteggono i neuroni nel cervello e nel midollo spinale. Questi tumori sono tra i più comuni e possono variare ampiamente in termini di gravità, dalla forma benigna a quella maligna. I sintomi possono includere mal di testa, convulsioni, cambiamenti nel comportamento o nelle capacità cognitive, a seconda della zona del cervello colpita. Il trattamento dipende dal tipo di glioma, dalla sua posizione e dallo stadio della malattia, e può includere chirurgia, radioterapia e chemioterapia.

Metastasi Cerebrali

Le metastasi cerebrali sono tumori che si formano quando cellule cancerose da altre parti del corpo si diffondono al cervello. Questi tumori sono tra i più comuni nel sistema nervoso centrale, poiché molti tipi di cancro, come quelli al polmone, al seno e al colon, hanno una predisposizione a diffondersi al cervello. I sintomi delle metastasi cerebrali variano a seconda della loro posizione e dimensione. Il trattamento dipende dal tipo e dallo stadio del cancro originale, e può comprendere chirurgia, radioterapia, chemioterapia o terapie mirate come quella biologica o immunoterapia per controllare o ridurre la crescita del tumore.

Meningiomi

I meningiomi cerebrali sono i tumori primari più comuni del sistema nervoso centrale, rappresentando circa il 30% di tutti i tumori cerebrali. Sebbene possano insorgere a qualsiasi età, sono più frequenti nelle persone adulte, con una maggiore incidenza nelle donne, probabilmente a causa dell’influenza degli ormoni estrogeni. La maggior parte dei meningiomi è benigna, ma circa il 10-15% può essere maligno o presentare caratteristiche aggressive. Il trattamento dipende dalle dimensioni e dalla localizzazione del tumore e può includere sorveglianza, intervento chirurgico o radioterapia.

Patologie Craniche - Vascolari

Esplora lo spettro di alcune patologie vascolari

Aneurismi Cerebrali

Gli aneurismi cerebrali sono dilatazioni anomale di un’arteria nel cervello, che si verificano quando la parete del vaso sanguigno si indebolisce. In alcuni casi, un aneurisma cerebrale può rompersi, provocando un’emorragia cerebrale, una condizione potenzialmente letale che richiede un intervento immediato. La causa degli aneurismi cerebrali non è sempre chiara, ma fattori di rischio includono ipertensione, fumo, predisposizione genetica e traumi cranici. Il trattamento dipende dalle dimensioni e dalla posizione dell’aneurisma e può includere monitoraggio, intervento chirurgico o tecniche di embolizzazione.

Malformazioni artero-venose (MAVs)

Le malformazioni artero-venose cerebrali (MAV) sono anomalie nei vasi sanguigni del cervello, dove le arterie e le vene sono anormalmente collegate senza la normale rete di capillari. Questo crea un “nidus” di sangue che non passa attraverso i piccoli vasi sanguigni e può alterare il normale flusso sanguigno. Le MAV possono causare una varietà di sintomi, tra cui mal di testa, convulsioni, debolezza, difficoltà nel parlare o nei movimenti, e in alcuni casi emorragie cerebrali. Il trattamento dipende dalla posizione, dalle dimensioni e dai sintomi associati alla malformazione e può includere chirurgia, radioterapia o embolizzazione o una combinazione di questi trattamenti.

Fistole artero-venose durali

Le fistole artero-venose durali (DAVF) sono connessioni anomale tra arterie e vene localizzate nella dura madre, la membrana che riveste il cervello e il midollo spinale. In una DAVF, il sangue arterioso entra direttamente nelle vene senza passare attraverso il normale sistema di capillari, causando un flusso anormale che può esercitare pressione sui vasi sanguigni circostanti. I sintomi possono variare da acufeni (ronzio nelle orecchie) e mal di testa a problemi neurologici più gravi, come difficoltà motorie o visive, convulsioni, o persino emorragie cerebrali nei casi più gravi. Il trattamento dipende dalla gravità e può includere interventi chirurgici, oppure tecniche di embolizzazione.

Patologie Craniche - Conflitti Neurovascolari

Esplora lo spettro di alcuni dei conflitti neuro-vascolari più frequenti

Nevralgia Trigeminale

La nevralgia trigeminale è una condizione neurologica caratterizzata da dolore intenso e improvviso che interessa il nervo trigemino, uno dei nervi principali del viso. Questo dolore è spesso descritto come una scossa elettrica o una pugnalata e può essere scatenato da semplici attività quotidiane, come masticare, parlare, lavarsi il viso o persino da un lieve tocco. La causa può essere legata alla compressione del nervo da parte di un vaso sanguigno, a lesioni, a condizioni come la sclerosi multipla o, in rari casi, a un tumore. La nevralgia trigeminale è più comune nelle persone sopra i 50 anni e può avere un impatto significativo sulla qualità della vita. Il trattamento può includere farmaci anticonvulsivanti e , quando questi ultimi si sono rivelati inefficaci, interventi chirurgici.

Emispasmo Facciale

L’emispasmo del nervo facciale è una condizione neurologica caratterizzata da contrazioni involontarie e ripetitive dei muscoli di un lato del viso. Questi spasmi possono iniziare intorno all’occhio e poi estendersi alla bocca, alla guancia o ad altre aree del volto. La causa principale è spesso una compressione del nervo facciale da parte di un vaso sanguigno vicino, ma in alcuni casi può essere associata a traumi, infezioni o altre condizioni neurologiche. La diagnosi si effettua tramite visita neurologica ed esami di imaging come la risonanza magnetica (RM) per identificare eventuali cause sottostanti. Il trattamento può includere iniezioni di tossina botulinica per ridurre gli spasmi, farmaci o, in alcuni casi, un intervento chirurgico.

Patologie Craniche - Malformazioni e disturbi del circolo liquorale

Esplora alcune delle patologie più frequenti inerenti le malformazioni della giunzione cranio-cervicale e i disturbi del circolo liquorale

Malformazione di Chiari

La malformazione di Chiari è una condizione congenita in cui una parte del cervello, chiamata tonsilla cerebellare, si estende oltre il foro occipitale, la base del cranio, e si spinge nel canale spinale. Questa anomalia può ostacolare il flusso del liquido cerebrospinale e comprimere strutture nervose, causando una varietà di sintomi. I sintomi possono includere mal di testa, spesso peggiorato da tosse o sforzi, vertigini, problemi di equilibrio, debolezza agli arti, intorpidimento, difficoltà a deglutire o alterazioni della voce. Nei casi più gravi, possono verificarsi problemi respiratori o disturbi neurologici più complessi. La diagnosi si basa su esami di imaging, come la risonanza magnetica (RM), che permette di visualizzare chiaramente l’estensione della malformazione. Il trattamento dipende dalla gravità dei sintomi e può variare dal monitoraggio regolare a un intervento chirurgico per decomprimere l’area e ripristinare il flusso del liquido cerebrospinale.

Idrocefalo idiopatico dell'anziano

L’idrocefalo nell’adulto e nell’anziano, noto anche come idrocefalo normoteso (INPH), è una condizione in cui si accumula liquido cerebrospinale (LCS) nei ventricoli cerebrali, senza un aumento significativo della pressione intracranica. Questa forma di idrocefalo può causare una “triade classica” di sintomi: difficoltà di deambulazione (andatura instabile o a piccoli passi), incontinenza urinaria e declino cognitivo (simile alla demenza). La diagnosi si effettua con imaging cerebrale, come la risonanza magnetica (RM) o la tomografia computerizzata (TC), e test specifici per valutare il beneficio di un drenaggio temporaneo del LCS. Il trattamento più comune è l’inserimento di uno shunt ventricolo-peritoneale, un dispositivo che drena il liquido in eccesso, alleviando i sintomi e migliorando la qualità della vita.